Tra le app più utili che possiamo installare sul nostro smartphone, c’è sicuramente GeoResQ. Sviluppata per aumentare la sicurezza di escursionisti e manti della montagna.
Se parliamo di GPS, tra tutte le moltissime app dedicate alle escursioni e ai trekking presenti negli store, GeoResQ merita sicuramente un approfondimento. E’ installata sul mio smartphone ormai da diversi anni e oggi sono qui a parlarvi dei suoi pregi e difetti
Che cos’è?
GeoresQ è un’applicazione, che possiamo definire salvavita, e che fa parte di un più complesso sistema di tracciamento e richiesta di soccorso; destinato a chi frequenta la montagna e a tutti gli amanti dell’outdoor. Parlo di sistema perché oltre all’app che andiamo a installare sui nostri smartphone, dietro c’è una struttura creata e gestita dal Soccorso Alpino (CNSAS) e promosso dal CAI che comprende sviluppatori, server e personale di soccorso a nostra disposizione. Tutto questo sistema, permette di determinare la nostra posizione geografica, effettuare un tracciamento live delle nostre uscite e in caso di emergenza di allertare direttamente i soccorsi. GeoresQ è quindi un valido aiuto per aumentare la sicurezza delle nostre escursioni ma che non può sostituirsi al nostro buon comportamento nella natura.
Come funziona?
GeoResQ funziona praticamente su tutti i nostri smartphone, sia Android (dalla versione 5.5) che iOS. Grazie al sistema GPS e alla connessione internet dei nostri device, è un grado di dialogare con i server del servizio.
Per funzionare ha quindi bisogno di:
- copertura sia satellitare, per determinare la nostra posizione, e a meno di trovarci in una valle molto stretta, non abbiamo particolari problemi;
- copertura cellulare per inviare la nostra posizione, e qui se il nostro operatore non ha copertura il servizio non funziona.
Una volta scaricata e registrati al servizio, l’app si presenta con un’interfaccia molto semplice anche se graficamente un po’ datata. Le funzioni principali sono quattro che approfondiamo subito: Tracce, Posizione, Tracciami e Allarme
Dove siamo
Nella tab posizione abbiamo l’indicazione di dove ci troviamo. Troviamo indicato il comune dove siamo la distanza dalle principali strade o località. Abbiamo chiaramente indicate chiaramente anche le coordinate GPS (con relativa precisione) della nostra posizione attuale e la quota a cui ci troviamo. Infine abbiamo un piccolo convertitore di coordinate secondo lo standard in gradi, decimale o UTM.
Possiamo anche accedere alla visione della nostro punto sulla mappa a scelta fra quelle scaricate (disponibili anche dove manca la copertura cellulare), le Open Street Maps (MTB, a piedi o in macchina) e Satellitare
Tracciamento
La funzione tracciami permette di registrare il nostro percorso. Come in molte app per registrare la traccia delle nostre uscite, è possibile consultare i principali dati come: tempo in movimento, la distanza percorsa, la velocità istantanea e media e il dislivello positivo e negativo cumulato. Anche qui possiamo controllare la nostra posizione e il percorso fatto sulla mappa disponibile volendo offline (anche con la numerazione CAI dei sentieri) e aggiungere waypoint per marcare punti particolari che troviamo durante la nostra uscita (bivi, zone panoramiche, sorgenti acqua, ecc…)
La traccia registrata potrà essere rivista, oltre che nell’apposita tab tracce, anche sul PC attraverso la piattaforma web che GeoReQ ci mette a disposizione. Qui la traccia potrà anche essere scaricare sia in formato GPX che KML e successivamente utilizzata su altri programmi o applicazioni.
Lancia un allarme
La funzione allarme è sicuramente quella più interessante. Qui infatti trascinando verso destra il cursore rosso posto in alto, si invierà immediatamente una richiesta di aiuto alla centrale del Soccorso Alpino attiva h24. L’operatore cercherà subito di contattarci e in base al nostro stato e gravità invierà la nostra richiesta agli enti competenti.
C’è subito da specificare che questo servizio è disponibile solo sul territorio italiano e il suo utilizzo al di fuori dei nostri confini non garantisce il tempestivo invio degli aiuti.
Nel caso in cui il primo contatto telefonico abbia esito negativo (ad esempio per mancanza di copertura) tenterà un contatto via chat e in ultimo appronterà i soccorsi per venire a cercarci.
Impostazioni
Sulla sinistra abbiamo tutte le impostazioni e le personalizzazioni dell’app. Per prima cosa, abbiamo la possibilità di effettuare un test dell’allarme per verificare il funzionamento del servizio. Premendo il pulsante “invia allarme di prova”, GeoResQ attiva la stessa procedura di un allarme reale. Invierà quindi la nostra posizione agli operatori ma che verrà ignorato
E’ importante attivare la funzione seguimi: la nostra traccia viene inviata a intervalli regolari ai server del soccorso alpino dove in caso di emergenza o di mancato rientro, possono accedere per conoscere la nostra ultima posizione. Questa funzione è importante soprattutto in caso di una scarsa copertura cellulare perché i soccorsi avranno così una base da cui partire con le ricerche anche se la funzione tracciamo non è stata attivata.
Inoltre possiamo decidere la frequenza di trasmissione della nostra posizione dati da 1 min a 60 min. Questa impostazione incide pesantemente sul consumo della batteria dello smartphone: minore è il tempo e maggiore sarà il numero di posizioni inviate ma sarà molto maggiore anche il consumo di batteria…per cui occhio al livello di carica ed eventualmente portate con voi un powerbank.
E’ disponibile anche una piattaforma web dove possiamo consultare il nostro archivio delle tracce registrate e scaricare i file GPX o KML ma soprattutto vove possiamo inserire nei dati personali numeri di telefono di contatti di emergenza o informazioni aggiuntive su di noi utili ai soccorsi come allergie, gruppo sanguigno ecc..
Cosa ne penso
L’app di per sé è molto semplice, non ha moltissime funzione che altre applicazioni di tracciamento ormai chi hanno ormai abituato. La funzione principale di GeoResQ non è quella di tracciamento, il suo scopo è capire dove siamo e richiedere aiuto in caso di difficoltà, lo deve fare nel modo più semplice possibile…e questo lo fa molto bene.
Il consumo di batteria non è eccessivo se impostiamo il tempo di invio dei dati ogni 5-10 minuti. Più accorciamo il tempo di trasmissione della nostra posizione, maggiore sarà le volte che il nostro cellulare dovrà connettersi ai server di GeoResQ e quindi il consumo aumenterà notevolmente. Parliamo poi di costi: questo servizio per i soci CAI è totalmente gratuito…mica male vero? Se invece non siete soci nessun problema, il costo è di 25€ all’anno che mi sembra un ottimo prezzo.
Essendo un’app basata sulla tecnologia cellulare, per inviare la nostra posizione e l’eventuale richiesta di soccorso, ha in quest’ultima la sua più grande limitazione. Se infatti non abbiamo copertura, queste funzionalità non funzionano e dovremmo cambiare posizione affinché l’app trovi una connessione alla rete per poter inviare nuovamente i dati. Questo risulterebbe impossibile in caso di grave infortunio e l’unica soluzione sarebbe affidarsi a sistemi di comunicazione satellitare come lo Spot o il Garmin InReach.
Questi infatti permettono, basandosi su un sistema satellitare, di essere usati anche in assenza di copertura cellulare. In caso di pericolo di vita, premendo il tasto SOS, viene inviata la nostra posizione a un centro SAR di gestione delle emergenza che provvederà ad organizzare i soccorsi. Hanno lo svantaggio di avere un costo di acquisto del dispositivo e di gestione del servizio di comunicazione satellitare, ma sono anche la mia scelta durante tutte le uscite.