Al momento della presentazione del nuovo sportwach Amazfit T-Rex 2, ho detto…wowwww!!! Ha un GPS multi-banda, ottima batteria, display AMOLED, bussola e altimetro ad un prezzo di 229€. Mi sono subito chiesto se è l’orologio perfetto per i nostri trekking: è davvero così?
Scheda tecnica alla mano, il T-Rex 2 sembra avere tutto quello che ogni orologio outdoor dovrebbe avere. Così preso dall’entusiasmo mi sono detto: “ok compriamolo e mettiamolo alla prova“. La scelta di un GPS non è sempre facile e di sportwatch comincio ad verne provati abbastanza per capire da subito pregi e difetti. E’ difficile trovarne un orologio che sia perfetto in ogni ambito: ci sono quelli che peccano nella sensoristica, chi nel software, ma spesso soprattutto per i modelli con display AMOLED è l’autonomia. In questa recensione andrò a spulciare per bene i pregi e i difetti di questo Amazfit T-Rex 2.
Pronti? Partiamo con la recensione…
Costruzione e design
ll T-Rex 2 non passa certo inosservato: ha una cassa da 47mm, uno spessore di 14mm e un peso di 66g…ok non è particolarmente leggero ma in rapporto alle dimensioni non è affatto male. Il design deve piacere, ha quell’aspetto rugged tipico degli orologi militari. Oltre all’aspetto, ha anche una resistenza militare: ha infatti superato 15 test per lo ST-MIL 810G tra cui shok termici da -30° e fino a +70°, resistenza agli urti, al ghiaccio e alla pioggia ghiacciata, agli spruzzi di sale per 96 ore e all’umidità per 240 ore. Inoltre è impermeabile fino a 10ATM, quindi 100m di profondità. Tornando un attimo al design, personalmente adoro gli sportwatch grossi e che richiamano i CASIO anni 80-90. Io ho scelto la colorazione Wild Green molto bella, ma è disponibile anche in altri tre colori: sicuramente interessante anche la Desert Khaki, quella nera (Ember Back) per chi vuole un orologio neutro mentre la versione Astro Back&Gold non la tengo nemmeno in considerazione, troppo pacchiana.
La cassa è realizzata in plastica rinforzata di ottima qualità, con dettagli in metallo come le viti a vista, i pulsanti di controllo e anche una placca con il logo Amazfit a protezione del sensore barometrico. Un dettaglio che non mi piace è la scritta T-Rex nella parte bassa, troppo in vista, troppo grande.
Il cinturino in silicone è comodo e abbastanza morbido e traspirante. Purtroppo oltre ad un attacco proprietario, è agganciato con viti proprietarie che sicuramente ne renderanno difficile la sostituzione.
I quattro pulsanti, permettono di comandare tutte le funzioni dell’orologio, molto utili nelle attività sportive specialmente invernali quando abbiamo i guanti: selezione, back, up e down, ma è possibile utilizzare anche lo schermo touch per navigare nei menù. Schermo che è di tipo AMOLED da 1.39 pollici da 454 pixel molto bello e davvero molto luminoso. Risulta perfettamente visibile anche sotto il sole estivo e avendolo provato anche durante un’uscita alpinistica su un ghiacciaio, non ho mai avuto nessun problema nonostante il grande riverbero della neve. Per risparmiare batteria, oltre ad avere un sensore di luminosità ben tarato, lo schermo si attiva con la rotazione del polso ma è possibile impostare anche l’always on display, con un grande impatto sull’autonomia…ma di autonomia ne parleremo fra poco. La parte superiore è realizzata in vetro, Amazfit non specifica la tipologia, ma nel mio mese di test si è creato un micro graffio con un utilizzo normale. Ottimo invece l’antiriflesso e oleofobicità.
Sensori: luci e ombre
Sull’Amazfit T-Rex 2 troviamo il nuovo sensore cardio BioTracker 3.0, con rilevazione del battito cardiaco e ossigenazione del sangue. La rilevazione del battito, alla massima risoluzione avviene 1 volta al minuto, mentre è in tempo reale durante la registrazione dell’attività sportiva. Si comporta molto bene, rimanendo in linea con il mio Garmin Instinct 2 Solar a mendo di uno o due battiti di differenza. Come per ogni sensore da polso, ha un po’ di ritardo rispetto ai valori restituiti da una fascia cardio, ma solo raramente è capitato che perdesse completamente la misurazione. La Spo2 invece si comporta molto bene e può essere attivata manualmente o automaticamente nei momenti di riposo durante il giorno.
Particolarità di questo T-Rex2 è il GPS multibanda. Questa funzione, disponibile solo sui modelli di alta gamma come il Fenix7X o il Coros Vertix2, oltre a poter agganciare tutti i 5 sistemi satellitari, permette di migliorare la precisione di registrazione in zone come boschi fitti o a ridosso di rocce e palazzi. L’acquisizione dei satelliti è fulminea e direttamente dall’orologio possiamo impostare la precisione di registrazione. Normalmente è impostata su “bilanciato” per garantire un’ottima autonomia con una buona precisione, ma impostandolo su “accuratezza” avremo la massima precisione andando a sfruttare la modalità multibanda. La traccia che restituisce è ottima e lineare anche nelle zone con una copertura limitata. Anche l’effetto drift, ovvero quell’effetto stella quando ci fermiamo, è minimo. Questo modulo GPS mi ha piacevolmente sorpreso, soprattutto considerando la fascia di prezzo di questo T-Rex 2.
A chiudere il reparto di sensoristica troviamo una bussola sempre utile in ambito outdoor e un sensore barometrico. Questo è il sensore che mi ha più deluso. Possiamo calibrare la quota manualmente oppure in modo automatico attraverso l’uso del GPS al momento in cui facciamo partire la nostra attività ma durante i miei giri non è mai riuscito ad impressionarmi. Per me il punto di riferimento rimane il Suunto 9, e qui siamo molto lontani. Spesso infatti la differenza tra la quota indicata e quella reale si distaccava anche di 80-90m. Durante i test, un paio di volte inoltre si è autocalibrato in maniera totalmente errata anche con differenza di 800,1000m. Speriamo che nei prossimi aggiornamenti firmware migliorino questo aspetto. Ho però apprezzato il fatto di poter impostare l’allarme temporale e soprattutto di poterne gestirne la sensibilità.
Autonomia
Grazie alle dimensioni generose, l’Amazfit T-Rex 2 è dotato di una batteria da 500mAh, che garantisce un’autonomia dichiarata fino a 24 giorni con un utilizzo normale, cosa assolutamente insolita per un orologio con display AMOLED. Ho stressato parecchio questo T-Rex 2, portandolo al polso durante i miei allenamenti e uscite del weekend e confrontandolo anche con il Garmin Instinct 2 Solar che è rimasto al mio polso per oltre 6 mesi e il Suunto 9 Baro Titanium.
Nella prima sessione di test in parallelo con l’Instinct 2, sono arrivato a tenerlo al polso per 14 giorni consecutivi con un’uscita alpinistica (6 ore) e 3 allenamenti di corsa da 1 ora. Il T-Rex 2 ha un consumo simile alll’Instinct 2 con SpO2 attiva e sfruttando la ricarica solare, mentre simulando giornate nuvolose si è comportato anche meglio. Nella seconda sessione l’ho confrontato con il Sunnto 9…e qui non c’è storia. Dopo un trekking l’ho utilizzato per altre 5 ore in allenamenti vari tenendolo al polso per 10 giorni, praticamente il doppio del Sunnto.
Durante l’attività con il GPS alla massima precisione consuma dal 3.2 al 4%/ora, mentre riusciamo a fare qualcosina meglio con il GPS in modalità bilanciata, mentre nell’arco delle 24 ore siamo intorni al 4-5%.
A livello di gestione energetica, possiamo intervenire manualmente sui singoli sensori: GPS, cardio e ossigenazione. Manca un battery menagment dove creare dei profili dedicati, una funzionalità molto comoda che ormai molti produttori stanno inserendo nei loro prodotti. Sono rimasto molto stupito dalla sua autonomia.
Infine giusto un cenno sulla ricarica che avviene in circa 1h40 con questo cavetto magnetico che si aggancia sul retro…l’aggancio è un pò deboluccio quindi occhio se lo toccate per sbaglio…ricontrollare che rimanga attaccato e in posizione
Funzioni di navigazione
Con la versione firmware 9.22, Amazfit ha introdotto funzionalità base di navigazione su questo T-Rex 2. Non ha cartografia, ma possiamo caricare attraverso l’app Zepp una traccia GPX e seguirla. Supporta tracce anche nei formati KML e TCX, scaricabili direttamente da internet oppure creata con app esterne come Outdooractive o Komoot. Abbiamo poi la possibilità di salvare direttamente dall’orologio la nostra posizione GPS per poi richiamarla dal menu di navigazione e dirigerci verso il punto salvato. Il waypoint salvato può essere personalizzato con un’icona per prenderlo più facilmente identificabile ma non possiamo cambiare nome…perché? Non possiamo nemmeno importare waypoint esterni.
Inoltre abbiamo la possibilità di navigare fino al punto di inizio della nostra attività seguendo una linea retta oppure seguendo la traccia creata durante l’attività, il così detto trackback. Nella visualizzazione mappa possiamo impostare la vista con la nostra direzione in alto oppure con il Nord in alto ma in questo caso non abbiamo nessuna indicazione di dove sta il nord, una piccola ma fondamentale mancanza.
Inoltre la navigazione nella mappa avviene esclusivamente tramite i pulsanti. Non capisco perché, pur avendolo a disposizione, non si è sfruttato lo schermo touch per un’usabilità migliore.
Funzioni smart
Lo sapete che non le uso, ma per testare a fondo l’orologio le ho attivate. Si limita a notificare gli avvisi di chiamate e i messaggi dalle app di messaggistica e dalle app che decidiamo. Con i dispositivi Android è inoltre possibile impostare delle risposte predefinite per rispondere ai messaggi. Non dispone di NFC, quindi niente pagamenti e il controllo della musica avviene solo se abbinato allo smartphone perché lui non dispone di memoria interna dove caricarla.
Funzioni fitness
Monitora di tutto, forse troppo. Sono più di 150 gli sport disponibili…per me solo una questione di marketing, perché dovrei monitorare una partita a freccette o quando uso l’aquilone o gioco a scacchi…mah. Ogni profilo di sport è però personalizzabile nelle varie schermate con i moltissimi campi data messi a disposizione. Durante l’attività possiamo poi impostare differenti avvisi come il superamento di una determinata soglia cardiaca, ricordarci di bere o mangiare, distanza percorsa, ecc. Il T-Rex 2 restituisce molte statistiche avanzate come tempi di recupero, Vo2max, carico dell’allenamento, dati che spesso sono forniti da dispositivi di fascia superiore. Il monitoraggio del sonno e le varie fasi del riposo, sono per me molto imprecise perché non ha mai rilevato i miei risvegli notturni.
Altre funzioni interessanti sono la possibilità con un click di conoscere la nostra situazione andando a calcolare respirazione, battito, ossigenazione e stress. Tiene sotto controllo il ciclo mestruale, e ci fornisce il punteggio PAI che indica la nostra attività motoria e il nostro rischio a sviluppare ipertensione o malattie cardiovascolari.
Le alternative
Trovare il giusto orologio GPS con queste caratteristiche al prezzo a cui è venduto il T-Rex 2 non è facile. Tra le alternative da considerare c’è sicuramente il Garmin Forerunner 245 (235,82 EUR), un orologio più piccolo e leggero con uno schermo transflettivo sempre ben visibile sotto il sole e con tutte le funzioni di navigazione utili in ambito outdoor. Sempre di casa Garmin troviamo l’Instinct, ormai intorno ai 200€, è un orologio GPS ancora molto valido per tutti i frequentatori degli ambienti outdoor.
Se volete spendere qualcosa in più c’è anche la versione solar, che grazie alla ricarica solare permette un’autonomia maggiore oltre ad avere anche il sensore di ossigenazione del sangue.
Conclusioni
Sicuramente questo nuovo Amazfit Trex-2 è uno sportwatch ben riuscito. Il prezzo di listino è 229€, se state cercando un orologio per lo sport e l’outdoor ne vale assolutamente la pena e non posso che consigliarlo. Ottimo GPS e autonomia, cardio e ossigenazione buone. Dobbiamo però accettare qualche limitazione come un altimetro non molto preciso, una rilevazione del sonno da migliorare, oltre a qualche qualche dettaglio software dovuto alla giovinezza del prodotto. Un altro punto negativo è l’impossibilità di collegare sensori esterni come fasce cardio e sensori di potenza, almeno per ora. Anche se rispetto ai suoi predecessori il prezzo si è alzato, rimane comunque un ottimo orologio outdoor ad un prezzo molto competitivo.