SPOT vs GARMIN INREACH: quale comunicatore satellitare scegliere?

Mettiamo a confronto i sistemi satellitari di emergenza di uso consumer: lo Spot, che ho usato per molti anni, e InReach di Garmin a cui sono passato da qualche mese…vediamo qual’é il migliore.


Tra i dispositivi tecnologici da trekking tra cui scegliere, i comunicatori satellitari di emergenza si stanno diffondendo molto tra i frequentatori della montagna. Qui, vi voglio fornire alcune informazioni base sul funzionamento, i modelli disponibili ad oggi sul mercato e la mia esperienza nel loro utilizzo.

A cosa servono?

La funzione principale per cui sono nati, è inviare in caso di pericolo una richiesta di soccorso, anche senza una copertura della rete cellulare. Al giorno d’oggi siamo abituati dipendere dal nostro smartphone e dalle app installate, ma esistono moltissime zone (anche molto ampie) senza nessuna copertura cellulare…specialmente in alta montagna. Usare app come GeoResQ o chiamare i soccorsi, diventa quindi impossibile.

Sul mercato esistevano già dei sistemi di emergenza satellitare, conosciuti soprattutto in ambito marino: i PLB o Personal Locator Beacon. Utilizzano la frequenza radio 406 MHz per comunicare con costellazioni di satelliti geostazionari e polari, che provvedono a rilanciare il segnale alle stazioni terrestri preposte all’organizzazione di soccorsi. I PLB più recenti, sono muniti anche di ricevitore GPS, in modo da trasmettere anche le coordinate geografiche e ridurre drasticamente il raggio di ricerca della fonte del segnale. Dopo l’acquisto di un PLB, bisogna procedere con la registrazione con i dati del dispositivo e nostri dati personali. Il limite del sistema PLB è che si tratta di un dispositivo one shot: una volta attivato il segnale di emergenza, all’utente non resta che attendere passivamente l’arrivo dei soccorsi e successivamente il dispositivo deve essere sostituito.

Al contrario, i sistemi di emergenza e comunicazione satellitare, inviano la nostra richiesta di emergenza ovunque noi siamo (o quasi) quante volte vogliamo. I nuovi modelli, sempre attraverso la rete satellitare, possono anche inviare messaggi di testo ai nostri contatti anche in modalità bidirezionale.

Come funzionano?

Sul mercato abbiamo due sostanzialmente due sistemi: lo Spot e l’InReach di Garmin. Fondamentalmente funzionano allo stesso modo, ma si basano su costellazioni satellitari e strutture a terra differenti. Premendo un tasto sul nostro dispositivo, dopo chiaramente averlo attivato, lui calcola la nostra posizione attraverso la rete GPS e con un messaggio di testo la ritrasmette attraverso una seconda rete satellitare ad alcune strutture a terra che poi smistano il messaggio al centro di soccorso se si tratta di una richiesta di soccorso oppure ai dispositivi dei nostri amici e familiari.

Per il funzionamento di questi dispositivi, è necessario attivare un abbonamento al servizio satellitare di comunicazione, mensile o annuale a seconda del piano scelto.

Lo Spot

Il sistema Spot, che ho utilizzato per molti anni, si basa sulla costellazione satellitare Globalstar, che opera in orbita bassa a circa 1400km. e ha una copertura quasi dell’intero globo. Questo sistema non copre infatti le calotte polari alcune zone dell’africa e del sud-est asiatico.

Lo Spot gen.4 è il dispositivo entry level del servizio. Ha un costo di acquisto non eccessivamente elevato, permette una comunicazione essenziale e salvavita quando ci si trova in aree non coperte dalla rete cellulare. Inoltre permette a familiari e amici di sapere dove siamo attraverso il servizio di tracciamento e di inviare ai nostri contatti messaggi predefiniti di testo.

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Spot X fornisce invece un servizio di messaggistica satellitare bidirezionale. E’ dotato di uno schermo di grandi dimensioni e di una tastiera per leggere scrivere comodamente i messaggi che vengono sempre inviati attraverso la rete satellitare Globalstar. E’ chiaramente sempre dotato del tasto SOS che ci permette di chiedere soccorso in caso di pericolo e del tracciamento della nostra uscita. Inoltre grazie alla tecnologia BT, è possibile associarlo al nostro smartphone attraverso l’app dedicata.

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I piani di abbonamento al servizio spot si differenziano per i due modelli ma entrambi prevedono contratti annuali ideali per chi sa di utilizzare il servizio tutto l’anno oppure pini mensili (Flex) disattivabili che risultano la scelta migliore per un uso stagionale. Entrambi prevedono un costo di attivazione annuale di 29.95€+iva. Per i piani annuali partiamo da 11.95€+iva con messaggi SOS ovviamente illimitati. Per il modello Spot X abbiamo la possibilità scegliere altre al piano Base, anche l’Avanzato (19.95€+iva) o l’Illimitato (29.95€+iva) che prevedono un pacchetto di messaggi personalizzati da poter scambiare con chi vogliamo. I piani flex, hanno una durata di 30 giorni, hanno il vantaggio di poter essere sospesi in qualsiasi momento e sono più indicati per chi fa un uso stagionale dello Spot. Il costo mensile risulta più alto e si parte per il piano Base da 14.95€+iva fino ad arrivare ai 29.95+iva per l’Avanzato e i 39.95€+iva per l’Illimitato. Inoltre dobbiamo aggiungere ulteriori 34.95€+iva per l’attivazione.

Non ho mai avuto problemi con il sistema satellitare Spot in molti anni di utilizzo. L’assistenza via mail non è certo tra le più veloci ed è disponibile solo in inglese mentre via telefono possiamo comunicare in inglese, francese, portoghese e spagnolo. L’invio di messaggi avviene mediamente nel giro di 5minuti e solo in zone di bosco molto fitte o valli molto strette a volte ha avuto difficoltà di invio.

Garmin InReach

Il sistema InReach ha lo stesso funzionamento dello Spot, ma si basa su una costellazione satellitare differente: quella Iridium. Si tratta di un sistema che opera in orbita bassa a circa 780km, ma a differenza del concorrente Globalstar, ha una copertura dell’intero pianeta, compresi poli e oceani. Una volta lanciata la richiesta di aiuto, questa viene recepita dal GEOSS, il centro internazionale di gestione delle emergenze, attivo 24/7 in grado di garantire operazioni di recupero in 130 paesi nel mondo e di comunicare in 210 lingue.

Il grosso vantaggio è che trattandosi di un sistema bidirezionale di comunicazione su tutti i dispositivi, è possibile rimanere in contatto in tempo reale con chi è in pericolo: richiedendo informazioni sulla gravità dell’evento, informandolo e tranquillizzandolo sui tempi previsti di arrivo dei soccorsi e sanitari.

InReach, oltre alla primaria funzione di SOS, permette di inviare e ricevere messaggi, salvare una traccia, seguire un percorso, richiedere informazioni meteo e condividere il vostro viaggio sui social. Equipaggia diversi dispositivi GPS di Garmin oltre a poter essere gestito anche via smartphone e sportwatch. I messaggi inviati possono essere di tipo predefinito, impostabili via interfaccia web, oppure personalizzati scrivendoli attraverso il dispositivo (cosa non molto agevole) o con il nostro smartphone collegato tramite BT.

Come per lo Spot abbiamo la possibilità di scegliere due tipi abbonamento al servizio: i piani freedom ideali per l’uso stagionale con la possibilità di sospendere il servizio e i piani annuali per chi lo utilizza tutto l’anno con un costo mensile ridotto e la tranquillità di avere il dispositivo sempre pronto all’uso. 

Si parte dai 14.99€/mese per il piano annuale Safety con messaggi predefiniti e SOS illimitati e 10 messaggi personalizzati. Sono disponibili ulteriori 2 livelli: il Recreation (29.99€/mese) con 40 messaggi di testo personalizzati e il tracking live del nostro percorso ogni 10 minuti incluso, mentre il piano Expedition abbiamo tutto incluso e illimitato. Sui piani Freedom si parte da 19.99€/mese per il paino Safety, passando ai 39.99€/mese e 74.99€/mese per il livello Recreation ed Expedition. A questi bisogna aggiungere un costo annuale di attivazione del servizio di 29..99€ per l’annuale e di 34.99€ per il Freedom.

Garmin invece monta il sistema InReach sul modello Mini e il nuovo Mini2, e su due GPS palmari: il GPSMAP 66i (955,49 EUR) e il Montana 700i (584,00 EUR) dotati anche di funzioni avanzate di navigazione e cartografia.

In questi primi mesi di utilizzo devo dire che i tempi di invio di messaggi di InReach sono migliori rispetto al sistema Spot. Sono infatti stati rari i casi in cui il messaggio ha impiegato più di 5 minuti per essere inviato. Inoltre devo fare i complimenti all’assistenza Garmin: ho avuto un problema al momento dell’attivazione del dispositivo, ho contattato l’assistenza via chat e nel giro di pochi minuti mi hanno risposto e risolto il problema…quindi complimenti Garmin.

Ha dei difetti?

Ogni sistema ha i suoi pregi ma presenta anche dei difetti e questi dispositivi non ne sono certo esenti. Basandosi su un sistema satellitare sono chiaramente vincolati all’uso in esterno e con una copertura del cielo…quindi niente uso in grotta. Anche se il sistema InReach è meno sensibile alle zone con una vista minore del cielo come boschi fitti o valli strette non abbiamo la certezza assoluta nell’invio immediato del messaggio anche se con entrambi i sistemi non mi è mai capitato di aspettare oltre i 5 minuti.

E’ vero che la nostra vita non ha prezzo, ma tra i difetti aggiungiamo anche il costo dell’abbonamento mensile. Non sono costi esagerati, come abbiamo visto si parte più o meno dai 15€ al mese, ma dobbiamo tenerne conto se vogliamo dotarci di un dispositivo di questo tipo.

Perché è utile un sistema di emergenza satellitare?

Spot o InReach sono dispositivi utili per chi è alla ricerca di una maggiore sicurezza durante le tutte attività outdoor, soprattutto se svolte in solitaria. Dopo un buon kit di primo soccorso questi strumenti possono essere fedeli compagni anche nelle uscite di tutti i giorni garantendoci la possibilità di contattare i soccorsi ovunque noi siamo. Inoltre grazie al sistema di messaggistica ci permettono di rimanere in contatto con i nostri cari e di condividere con i nostri follower le nostre avventure in tempo reale.

Come vedete dalle mie foto che pubblico su Instagram, sia che si tratti di un’uscita giornaliera o di un trekking più impegnativo, sullo spallaccio del mio zaino è sempre presente il Garmin InReach Mini. 

Ma quindi, qual’è il sistema migliore? Io dopo molti anni passato al sistema InReach. Con Spot mi sono sempre trovato molto bene, fortunatamente non ho mai dovuto attivare la funzione SOS, ma il sistema di messaggistica funziona bene anche se a volte i tempi di invio non sono brevissimi (fino a 20 minuti). Il Garmin Mini mi permette di una comunicazione bidirezionale, quindi inviare e ricevere messaggi. Inoltre lo schermo permette di comporre direttamente sul posto un messaggio personalizzato. Inoltre come sapete io utilizzo un orologio come GPS principale e nonostante non abbia mai avuto problemi o rotture, l’inreach lo posso usare come GPS di backup essendo dotato di funzioni base di tracciamento e navigazione.

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