Anche nelle uscite invernali il rischio di disidratazione è sempre presente…anzi bisogna prestare massima attenzione ad evitarlo.
Tra le mie stagioni dell’anno preferite, l’inverno é sicuramente la prima. La neve rende il paesaggio certamente unico, ma per affrontare le nostre uscite invernali in sicurezza, bisogna prestare maggiormente attenzione a diversi fattori: uno di questi è il pericolo di disidratazione. Esattamente come nel periodo estivo, anche nei trekking invernali l’idratazione è molto importante. Quando le temperature si abbassano il pericolo della disidratazione è sempre dietro l’angolo a differenza di quanto si possa pensare. Anzi è proprio in inverno dove bisogna avere massima attenzione. Se infatti duranti i periodi più caldi il nostro corpo ci avverte di bere, nei mesi freddi questo succede meno, ma ora andiamo a capire perché.
Perché in inverno abbiamo meno sete?
Con le basse temperature, il nostro cervello non riesce a capire quanto vapore acqueo rilasciamo attraverso la sudorazione e il respiro. Noi infatti continuiamo a sudare, ma con le basse temperature evapora molto più rapidamente, quindi anche se il cervello ci dice di non bere è meglio farlo e spesso. Le linee guida indicano di bere mezzo litro all’ora, e questo vale anche nei mesi invernali.
C’è infatti da considerare che con le basse temperature il nostro corpo deve umidificare l’aria che inaliamo andando così a consumare una grande percentuale di acqua per questo scopo. Poi come detto anche se non ci rendiamo conto, sudiamo anche in queste giornate, infatti siamo particolarmente coperti con giacche e pile…ed essendo il trekking un’attività ad alto impatto noi sudiamo la la bassa temperatura ci fa asciugare velocemente.
Inoltre con le basse temperature il nostro corpo riduce la quantità di sangue che invia alle nostre estremità per diminuire la dispersione di calore attivando così la vasocostrizione periferica. Per la stessa ragione induce i reni ad aumentare il loro lavoro, aumentando lo stimolo ad urinare e quindi a prendere liquidi.
Come rimanere idratati in inverno?
La risposta può sembrare ovvia, ma bisogna bere!!! Ecco allora qualche semplice consiglio per evitare la disidratazione proprio nelle giornate invernali.
Prima di tutto l’idratazione parte da casa. Cerca di idratarti nella giornata precedente, ma soprattutto nelle ore precedenti l’escursione. Approfitta anche del tempo trascorso durante il viaggio per arrivare alla partenza per bere. Acqua o soluzioni idratanti vanno benissimo ed è anche un ottimo motivo per godersi l’acqua a temperature umane prima che si raffreddi per le basse temperature. Ricordati poi che l’acqua è presente anche nei cibi, quindi bisogna mangiare regolarmente come nei mesi estivi e durante l’attività è meglio evitare cibi contenenti molti zuccheri per evitare picchi glicemici. Quando fa freddo ricordatevi che il dispendio di energetico è maggiore per mantenere caldo il nostro corpo per cui possiamo mangiare di più.
Bisogna poi scegliere un abbigliamento e un’attrezzatura adeguata alla giornata. Infatti il complesso sistema di termoregolazione del nostro corpo è influenzato anche da tipo di abbigliamento che abbiamo indosso, per cui è necessario scegliere capi che garantiscano il giusto mix tra la protezione dal freddo e la traspirabilità di cui abbiamo bisogno. Il metodo migliore è quello di vestirsi a cipolla. Il primo strato ha il compito di allontanare il sudore dal nostro corpo, il secondo permette di creare il vero e proprio isolamento termico con l’ambiente circostante, mentre il terzo strato permette di proteggerci dall’ambiente esterno. Tutti questi strati devono cooperare per permetterci di non sudare, che porta alla perdita di molti liquidi, ma al tempo stesso di tenerci al caldo.
Come abbiamo visto, il freddo tende ad aumentare il nostro stimolo ad urinare. La cosa sbagliata è cercare di contrastare questo fenomeno non bevendo, anzi è un buon motivo per fare un controllo del nostro status: se infatti le nostre urino sono poco limpide o scure vuol dire che stiamo bevendo poco ed è meglio correre ai ripari
Consigli pratici
Tra i miei accessori per i trekking invernali, porto sempre con me un thermos con un the o una tisana calda. Bere una bevanda calda durante l’escursione, mi permette allo stesso tempo si dissetarmi e scaldarmi.
Per chi usa come me una camelbak, deve stare attento che con il freddo, l’acqua all’interno della cannuccia o del ciucciotto può congelare rendendo impossibile bere. Io utilizzo per il tubo, una protezione in neoprene, inoltre una volta che ho bevuto ci soffio bentro per rimandare l’acqua all’interno della sacca contenuta nello zaino dove è più difficile che ghiacci.
- Morbido, isolamento termico.
- Diametro interno: circa 12 mm.
- Spessore: circa 3 mm.
- Lunghezza totale: 100 cm.
Se utilizzate borracce o bottiglie, riponetele a testa in giù un modo da evitare che ghiacci la parte alta vicina al tappo. Infatti l’acqua ghiaccia dall’alto al basso e con questo piccolo trucchetto eviterete di trovarvi un blocco di ghiaccio vicino al tappo.
Come detto sarebbe bene bere mezzo litro l’ora. Se non vi ricordate di bere, impostare un allarme sull’orologio ogni 20min per bere un sorso. Molti orologi sportivi permettono infatti di attivare questo tipo di allarme, molti utili in gara, sia per l’idratazione che eventualmente per mangiare.
Quindi ricordatevi di bere e buone escursioni!!!